L'impianto di riscaldamento

Nelle abitazioni soggette a ristrutturazione l'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria (l'acqua per le docce, lavabi e lavelli) può essere centralizzato o autonomo.

Ciascuna di queste due soluzioni comporta scelte differenti, soggette a diverse normative.

Vediamo insieme qualche fattore da tenere in considerazione in caso di ristrutturazione:

IMPIANTI CENTRALIZZATI

In caso di riscaldamento condominiale l'impianto all'interno della vostra abitazione sarà composto dalla sola "distribuzione " del calore e non dal "generatore" (il quale si troverà nella centrale termica comune). I lavori di rinnovamento quindi coinvolgeranno solo parzialmente l'impianto e consisteranno nella sostituzione delle tubazioni che dalla colonna condominiale vanno fino al termosifone.

La normativa impone inoltre l'installazione di valvole termostatiche, ovvero dotate di teste di comando che rilevano la temperatura ambiente e "spengono" il termosifone al raggiungimento della temperatura impostata.

La scelta del calore impostato è indicata con un valore che va da 1 a 5. Nelle valvole termostatiche di classe superiore invece si può impostare il grado celsius esatto, come un vero e proprio termostato ambiente.

E' inoltre obbligo dei proprietari di impianti centralizzati dotare i propri caloriferi di contabilizzatori, ovvero dei piccoli rilevatori che conteggiano il consumo di ogni condomino, per una ripartizione delle spese precisa, in base al reale consumo e non più calcolata in base ai millesimi.

Questi obblighi sono a carico dei condomini ma sotto la responsabilità dell'amministratore condominiale. E' invece vostra responsabilità in caso di ristrutturazione ricordarvi di sostituire le esistenti valvole con delle nuove valvole anch'esse termostatiche e inoltre di non toccare il contabilizzatore installato sul radiatore se non autorizzati dal responsabile del condominio.

Nel prossimo post vi parleremo degli impianti di riscaldamento autonomi...

A presto.